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Organi di indirizzo politico-amministrativo

Pagina creata secondo i nuovi adempimenti del Decreto legislativo n.33/2013

 

 

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO

 

Il Consiglio d’Istituto si compone di 19 membri: il Dirigente scolastico; 8 docenti; 8 genitori (tra i quali viene eletto il presidente); 2 rappresentanti del personale ATA. 

 

Il Consiglio di Istituto e la Giunta esecutiva durano in carica per tre anni scolastici. Coloro che nel corso del triennio perdono i requisiti per essere eletti in Consiglio vengono sostituiti dai primi dei non eletti nelle rispettive liste. La rappresentanza studentesca viene rinnovata annualmente.

 

Il comma 129 della Legge 107/15, che ha rinnovellato l’art. 11 del D.lgsl. 297/94, affida al Consiglio di Istituto la “scelta” di uno dei docenti e dei due genitori ovvero del genitore e dello studente che devono costituire il nuovo “comitato per la valutazione dei docenti”.

 

Il Consiglio d’Istituto rappresenta l’organo collegiale di governo dell’istituzione scolastica: esercita la funzione di indirizzo politico-amministrativo, definisce gli obiettivi e i programmi da attuare, elabora e adotta gli indirizzi generali, determina le forme di autofinanziamento della scuola. La gestione dell’istituzione e le relative responsabilità competono al Dirigente scolastico.

 

L’esercizio della funzione di indirizzo del Consiglio trova la sua massima espressione mediante l’approvazione del Programma annuale proposto dalla Giunta esecutiva (bilancio di previsione); l’adozione del Regolamento interno; l’adozione del Piano dell’Offerta formativa (POF) per l’a.s. 2015/16 e l’approvazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) per il triennio 2016/19; l’individuazione dei criteri generali su diverse materie che regolano la vita della scuola.

 

Aspetti generali di indirizzo e funzionamento

 

(dall’art. 10 Testo unico 297/1994).

 

1. Il Consiglio di circolo o di Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento.

 

2. Esso delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico del circolo o dell'Istituto.

 

3. Il Consiglio di circolo o di Istituto, fatte salve le competenze del Collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di classe, ha potere deliberante, su proposta della Giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie:
a) adozione del regolamento interno del circolo o dell'Istituto che deve fra l'altro, stabilire le modalità per il funzionamento della biblioteca e per l'uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella scuola nonché durante l'uscita dalla medesima, per la partecipazione del pubblico alle sedute del Consiglio ai sensi dell'articolo 42;

 

b) acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, compresi quelli audio-televisivi e le dotazioni librarie, e acquisto dei materiali di consumo occorrenti per le esercitazioni;

 

c) adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali;

 

d) criteri generali per la programmazione educativa;

 

e) criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione;

 

f) promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione;

 

g) partecipazione del circolo o dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo;

 

h) forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte dal circolo o dall'Istituto.

 

4. Il Consiglio di circolo o di Istituto indica, altresì, i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione ad esse dei singoli docenti, all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, del circolo o dell'Istituto, e stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi.

 

5. Esercita le funzioni in materia di sperimentazione ed aggiornamento previste dagli articoli 276 e seguenti.

 

6. Esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici ai sensi dell'articolo 94.

 

7. Delibera, sentito per gli aspetti didattici il Collegio dei docenti, le iniziative dirette alla educazione della salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze previste dall'articolo 106 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990 n. 309.

 

8. Si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal testo unico, dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza.

 

9. Sulle materie devolute alla sua competenza, esso invia annualmente una relazione al provveditore agli studi e al Consiglio scolastico provinciale.

 

Aspetti generali di indirizzo e funzionamento

 

(dal vigente Ccnl 2006/09 del comparto scuola)

 

·     Per assicurare un rapporto efficace con le famiglie e gli studenti, in relazione alle diverse modalità organizzative del servizio, il Consiglio d’Istituto sulla base delle proposte del Collegio dei docenti definisce le modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti, assicurando la concreta accessibilità al servizio, pur compatibilmente con le esigenze di funzionamento dell'Istituto e prevedendo idonei strumenti di comunicazione tra Istituto e famiglie (art. 29, comma 4).

 

·     In ordine alle indennità e ai compensi a carico del fondo d’Istituto, le attività da retribuire, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, sono quelle relative alle diverse esigenze didattiche, organizzative, di ricerca e di valutazione e alle aree di personale interno alla scuola, eventualmente prevedendo compensi anche in misura forfetaria, da definire in sede di contrattazione, in correlazione con il POF, su delibera del Consiglio di circolo o d’Istituto, il quale, a tal fine, acquisisce la delibera del Collegio dei docenti (art. 88, comma 1).

 

LA GIUNTA ESECUTIVA

 

Il Consiglio di circolo o di Istituto elegge nel suo seno la Giunta esecutiva: ne fanno parte il Dirigente scolastico; il Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA), che svolge anche funzioni di segretario della Giunta stessa; un docente, un genitore, un alunno maggiorenne e un rappresentante del personale ATA, individuati dal Consiglio d’Istituto tra i suoi componenti.

 

La Giunta esecutiva predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo; prepara i lavori del Consiglio di circolo o di Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere.

 

La Giunta esecutiva ha altresì competenza per i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni. Le deliberazioni sono adottate su proposta del rispettivo Consiglio di classe. Contro le decisioni in materia disciplinare della Giunta esecutiva è ammesso ricorso al provveditore agli studi che decide in via definitiva sentita la sezione del Consiglio scolastico provinciale avente competenza per il grado di scuola a cui appartiene l'alunno.

 

Principali riferimenti normativi di approfondimento:

 

·        D.Lgsl. n. 297 del 16 aprile 1994  (Testo unico istruzione)

 

·        D.I. n. 44 dell’1 febbraio 2001 (Regolamento contabile);

 

·        DPR 275 dell’8 marzo 1999 (Autonomia delle istituzioni scolastiche: POF);

 

·        D.Lgsl. 165 del 30 marzo 2001, art. 25 (Dirigenti delle istituzioni scolastiche);

 

·        DPR 249/1998 e DPR 235/2007 (Statuto delle studentesse e degli studenti);

 

·        Ccnl settore scuola 2006/2009 (tuttora vigente)

 

Organizzazione

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Atti generali

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Norme di legge statale che regolano le P.A. www.normattiva.it 

 

In ottemperanza all'art. 12 del D.Lgs. 33/2013, i riferimenti normativi quali Leggi (abbreviate con L.), Decreti-Legge (D. L.), Decreti Legislativi (D. Lgs), Decreti del Presidente della Repubblica (DPR) e Decreti Ministeriali (D. M.) contengono link esterni alle norme di legge statale pubblicate nella banca dati "Normattiva"  http://www.normattiva.it/.
 
Regolamento d'Istituto.
Regolamento atti negoziali
Contratti collettivi nazionali di lavoro
Codici Disciplinari
Valutazione del merito
 
L. 517/1977: "Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico" (programmazione educativa, valutazione degli alunni, integrazione e sostegno per alunni portatori di handicap).
L. 241/1990: "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi".
L.104/1992: "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili".
L. 97/1994: "Nuove disposizioni per le zone montane" (relativamente all'istituzione degli Istituti Comprensivi).
D.Lgs. 297/1994: "Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado".
L. 59/1997: "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa" (art. 21, relativo all'autonomia scolastica).
D.P.R. 275/1999: "Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche".
C.C.N.L. 26 maggio 1999, art. 6: Contrattazione Integrativa d'Istituto - RSU (Pdf, 664 kb).
D.M. 44/2001: regolamento concernente le "Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche".
L. 53/2003: "Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale" (Riforma Moratti) e decreti applicativi.
D.Lgs. 196/2003: "Codice in materia di protezione dei dati personali" (Legge sulla Privacy)
D.Lgs. 82/2005: "Codice dell'amministrazione digitale" (CAD).
D.Lgs. 81/2008: "Attuazione dell'articolo 1 della L. 23/2007, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro".
L. 133/2008: "Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 112/2008, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria".
L. 169/2008: "Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 137/2008 recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università" (Riforma Gelmini).
D.Lgs. 106/2009: "Disposizioni integrative e correttive del D.Lgs. 81/2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro".
D.Lgs. 150/2009: "Attuazione della L. 15/2009, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni"
D.Lgs. 235/2010: "Modifiche ed integrazioni al D. Lgs. 82/2005, recante Codice dell'amministrazione digitale, a norma dell'articolo 33 della L. 69/2009" - Nuovo CAD (Pdf, 352 kb)
L. 183/2011: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilità 2012" (Semplificazione).
D.L. 95/2012: "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario)" - Spending review.
L. 134/2012: "Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 83/2012, recante misure urgenti per la crescita del Paese" (articolo 18).
L. 190/2012: "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione".
L. 221/2012: "Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 179/2012 (Sviluppo bis - Crescita 2.0), recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese".
D.M. 254/2012: "Regolamento recante indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione, a norma dell'articolo 1, comma 4, del D.P.R. 89/2009".
D.Lgs. 33/2013: "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni".
 

 

 

 

 



 

 

 

 

 

Oneri informativi per cittadini e imprese

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  • Scadenze per il pagamento delle tasse di iscrizione alla classe successiva: in concomitanza con il termine ultimo previsto dall'apposita Circolare ministeriale

 

  • Versamento del contributo volontario annuale: in concomitanza con il termine ultimo previsto dall'apposita Circolare ministeriale e/o all'atto dell'iscrizione alla classe

 

Programma per la trasparenza e l'integrità

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 Programma Triennale Trasparenza ed Integrità 2016-18